Nonostante la familiaritá  di questa figura, Backtolove oggi apre la porta ad un ragazzo per noi nuovo, almeno per la parte a noi meno conosciuta, poiché possiamo

dire che, chi non determina mai il propio ruolo in prima persona singolare nel mondo

della musica, ma si pone al suo servizio…….rimane interessante, oltre che simpatico.

Alessio Giordano, in arte Alex G, affronta la nostra sessione di domande con una certa disinvoltura, parlando di musica come se stessimo bevendo un cocktail di quelli buoni, che non finisce mai, accompagnandoti ad ogni sorso, come la musica ha fatto con lui.

Ci siamo incontrati a cena qualche sera fá, la prima volta che lo incontrai piu’ o meno

Era lo stesso, aveva 12 anni ed una gran passione per I piatti. Adesso e’ forse il dj localmente piu’ affermato. Caffe’ sigaretta ed iniziamo……

Sappiamo che uno dei tuoi riferimenti agli inizi e’ stato Gigi D’agostino……

cosa ti e’ rimasto di lui ?

“ La melodia, e naturalmente la stesura di un pezzo “

Dimmi di un pezzo che ha rappresentato un battesimo

………Alex pensa……” la domanda e’ strana…..forse un genere, l’house !

attraverso Frankie Knukles. “

Dimmi con quale pezzo inizieresti e chiuderesti una sessione

“ Larry Levan – stand on the world, per finire Mystic force – psychic harmony

Com’é cambiata la gente intorno a te in tutti questi anni di attivitá

“ esisteva piú attenzione nei confronti della figura del d.j., tempo fá godeva

di una curiositá piú forte, adesso la gente é meno presente….”

Sono assolutamente d’accordo

Quali senti I tuoi punti forti e quelli meno in questo ambiente

“ parto dai piu’ deboli……non mi so’ vendere……oggi dovresti curare l’immagine

che trasmetti al 80%, io penso che almeno dovrebbe stare al 50% unito alle capacitá.

mi piace essere piú un riferimento non vincolato alla solita immagine del dj associato

a determinati cliché come sesso droga & rock…..io bevo al massimo Estaté……

Insieme ridiamo…………

Il mio punto forte credo sia la mia risoluta affidabiltá “

Come sei influenzato dall’audience ?

“ sempre cerco di provocare per primo il pubblico che ho davanti, sembra pretenzioso.

Il d.j. doveva e dovrebbe farlo, ma in fin dei conti…… dipende dalle situazioni che uno incontra.”

Sei un’ottimo conoscitore della scena underground…..parlami quindi della commerciale !

Alex sorride e ribatte come un maestro stagionato !

“ che cos’é la commerciale ? ………..esistono solo 2 generi per me…. quella bella e quella brutta !  Una delle sintesi piu’ efficaci mai sentite…..e continua

il d.j. e’ il ricercatore di un suono…….io mi identifico con il suono, che é stata una

luce che mi ha fatto scoprire me stesso”

Il tuo club ideale ?

“ dove c’é gente che viene e ti chiede Frankie Knukles……ridiamo insieme e aggiunge …beh basterebbe autore e titolo ! e continua ridendo……poi se c’é un impianto ideale meglio !”

Vale la pena fare il d.j. oggi ?

“secondo me si, perché ancora puó fare da tramite per la gente…….il d.j. é di natura

conservatrice….chi meglio di lui puó proporre nuovi stili…..questo lavoro richiede

dedizione e disciplina………e per rimanere preparati sul futuro occorre conoscere il passato…..cosí si aspetta il futuro, sopratutto con le compulsive novitá tecnologiche”

Come ti vedi in mezzo a questa evoluzione tra 20 anni ?

Dopo una piccola pausa Alex guarda in alto e dice “ appeso tra le luci con un controller “…….. un immagine molto pittoresca.

Parlando alla fine di cosa uno vorrebbe fosse scritto sul propio epitaffio andando

ancora piú oltre, confessa “ qui giace un uomo sposato con la musica “.

E’ tardi, la nostra intervista finisce quá, tra altri anedotti e ricordi rimasti  nell’etere, ma che hanno fatto trasparire una persona che e’ riuscita a cambiare, maturare, rimanendo sempre se stessa.

Grazie Alex