Il 74 ha introdotto negli ambienti jazz-soul, figure che timidamente sono riuscite
a conquistare il rispetto di un audience molto esigente come quella afro-americana. Una componente fondamentale per affermare il propio sigillo, era quella
di poter contare sulla qualitá di musicisti, che, sotto nuove influenze, sapessero cavalcare culture musicali latine, europee, brasiliane ecc….
Il disco era ancora garanzia di una collettivitá orientata al meglio, cosa evidente nelle escuzioni live, dove l’artista dimostrava la propia affidabiltá.
Kool and the gang fu’ un marchio che oltre ad essere associato al party-stream
della dancefloor con brani come boogie down ecc….. fu ricordato anche per la capacitá di fondere determinate atmosfere cool, in brani come come summer madness
e winter sadness. L’elegante controllo degli strumenti e la lenta magica struttura dei brani, riscono ad accomodare l’animo in quel universale rito, in cui la rievocazione di sentimenti introspettivi, come la tristezza, gode di un momento di sospensione temporale;
e anche se la parola si definisce da sola, nella bellezza lascia il tempo che trova.